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ragazza sexy

L’arte della seduzione, fondamenti di ars amatoria

L’arte della seduzione è una pratica difficile da padroneggiare, per riuscire nell’impresa di conquistare una ragazza bisogna saper dosare con precisione una miscela di ingredienti basilari: tanta simpatia, un pizzico di spavalderia e un tocco di virilità che lascia intravedere però una travolgente tenerezza pronta ad uscire allo scoperto al momento giusto.

Per l’approccio iniziale un consiglio spassionato è: lasciare a casa le banalità da manuale di conquista scaduto negli anni ’90, ad esempio: i complimenti artefatti che chiamano in causa cadute angeliche e improbabili scambi con donne famose la cui bellezza è in realtà irraggiungibile, come noi ragazze, ahinoi, sappiamo fin troppo bene.

Personalmente ritengo una strategia vincente rivolgere complimenti semplici.

Una ragazza vuol sentirsi dire che ha dei begli occhi anche se indossa un vestito con una scollatura che arriva all’ombelico.

Ci vuole molto più tempo a truccarsi sapientemente che a scegliere un vestito che lasci gli uomini a bocca aperta, e, all’amo di un pesce lesso che mi fissa al di sotto del mento con gli occhi fuori dalle orbite non abboccherei di certo.

Scherzi a parte, se un ragazzo nota dei particolari meno appariscenti come lo sguardo o le mani,  mi fa capire che sta andando oltre le apparenze e che vede me, una persona  vera,  non una bambola a cui rivolgersi con comportamenti stereotipati.

Assolutamente out sono la volgarità, gli apprezzamenti pesanti e le allusioni sessuali poco velate.

Non importa quanto una ragazza sia moderna ed emancipata, la buona educazione e un pizzico di romanticismo non passano mai di moda.

Da dimenticare anche le pose da playboy: un ragazzo che si da le arie da gran seduttore e uomo vissuto non è per niente credibile e difficilmente attrae una ragazza che abbia più di un grammo di materia grigia.

Certe cose, tra l’altro, se le può permettere solo James Bond.

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