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Mappa zone erogene femminili

Mappa zone erogene femminili

In questa pagina troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno sulle zone erogene.

Zone erogene della donna: alla scoperta del piacere femminile

La donna è una creatura affascinante, misteriosa e, per certi versi, molto complessa. Se si desidera appagarla sia emotivamente che fisicamente, è necessario andare alla scoperta dei suoi punti hot, delineando una sorta di mappa del piacere femminile.

Le principali zone erogene della donna, se manipolate sapientemente, consentiranno di amplificare e di intensificare l’eccitazione e il piacere derivanti dall’atto sessuale. Fermo restando che sia il cervello, e in particolare l’area occupata dall’amigdala, la sede vera e propria dell’eccitazione sessuale, tuttavia è necessario rilevare che sia proprio la stimolazione delle zone erogene a determinare l’invio di particolari messaggi al cervello, che, in seguito alla ricezione, provvede a trasformarli in impulsi nervosi.

Zone erogene primarie, secondarie e arcaiche

Pur partendo dal presupposto che ogni donna sia un caso a se stante, tuttavia è possibile individuare una mappa del piacere standard valida per tutto il genere femminile. Le principali zone erogene della donna possono essere suddivise in:

  • zone erogene primarie
  • zone erogene secondarie

Le zone erogene primarie sono quelle che devono essere necessariamente stimolate per il raggiungimento dell’orgasmo e si trovano in prossimità dell’apparato genitale della donna. Esse sono:

Il clitoride, che si trova appena sopra le piccole labbra vaginali, è l’organo del piacere femminile per antonomasia; esso, tra l’altro, essendo un corpo erettile, può essere considerato una sorta di corrispettivo del pene. Si rammenta che la stimolazione del clitoride deve essere effettuata in maniera molto delicata, altrimenti si rischia di non sortire l’effetto desiderato. Potrete utilizzare la lingua, le dita o le labbra: tutto è concesso, anche se molte donne ammettono di provare particolari brividi di piacere quando il proprio partner utilizza la lingua per sfiorare loro il clitoride.

In merito all’orgasmo vaginale, invece, bisogna aprire una piccola parentesi sul leggendario Punto G, ovvero l’equivalente femminile della prostata maschile. Questo misterioso angolo del piacere, scoperto negli anni cinquanta dal medico tedesco Ernst Gräfenberg, è presente in tutte le donne che riescono a raggiungere l’orgasmo tramite la penetrazione e si trova esattamente ad una profondità di circa 5 cm all’interno della vagina.  Il punto G è facilmente riconoscibile in quanto ha una consistenza spugnosa e una forma circolare; una sua corretta stimolazione provoca un piacere intenso, di cui la vostra partner vi sarà particolarmente grata.

Zone erogene secondarie

Le zone erogene secondarie sono quelle parti del corpo particolarmente sensibili che, opportunamente stimolate, consentono di raggiungere un elevato livello di eccitamento. Esse sono:

  • i glutei: come per gli uomini anche per le donne le carezze in questa zona provocano sensazioni particolarmente eccitanti;
  • il perineo: si tratta di una delle zone erogene più sensibili, situata tra l’ano e la vagina. L’ideale per chi desidera sperimentare nuovi giochi erotici;
  • la zona anale: una adeguata stimolazione di quest’area può creare nella donna un estremo desiderio sessuale;
  • i capezzoli: la stimolazione del seno e dei capezzoli non di rado favorisce secrezioni vaginali che facilitano il raggiungimento dell’orgasmo.

Esistono, infine, delle zone erogene potenziali, che mutano a seconda della sensibilità della donna. Alcune, ad esempio, amano essere massaggiate dietro la nuca, mentre altre provano godimento quando il proprio partner stimola la parte interna delle cosce con baci e carezze.  La sperimentazione e la complicità, senza ombra di dubbio, sono l’arma vincente di una vita sessuale vivace ed appagante.

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